Noto. Eri nel consejo di X vene lettere di sier Jacomo Venier da Castel Delze, di 23. Come il conte voleva fanti 7000 per l'impresa e più presto 8000, e bisognava piar do strade, et non vol li sia imputà negligentia nì pocho animo, ma vol dir quello bisogna et la Signoria debbi proveder.
     
      Dil conte di Pitiano, di 23 da Castel Delze. Di questo medemo tenor et substantia, et esser cativi tempi. Et il proveditor scrisse haver da Bibiena, di 19, et etiam la Signoria nostra have lettere di sier Piero Marzello: come quelli dil ducha si voleano partir omnino. Item, vene di sier Lorenzo Zustignam proveditor da Ravena, di 25, come si partiva.
     
      Da Ravena di sier Lorenzo Zustignam proveditor in Romagna, di 26. Come li stratioti erano insolenti, si havia afaticato assai col podestà per adatarli, voleano 4 page restano haver, et è contentati di andar con do page, e poi in campo far i so conti e haver il suo resto, qualli sono numero 216, et con li 40 venuti de qui numero 256, quelli 40 erano mal in hordine. Item, à mandà Jacomazo da Venexia con dieci homini d'arme a la liziera in campo, et li à dato ducati 100, e dice che li danari a questa impresa si buta via. Item, lì a Ravena era 350 homini d'arme, quali a levarli vol ducati 15 milia. Item, li 7000 fanti à voluto e vorà per la paga ducati 15 milia; et lui è ristato di partirsi per il tempo, doman si partirà per Castel Delze; à mandato Marco di Santi a Cesena a far la mostra a quelli fanti dil Tyberti da Faenza. Ha lettere dil signor, qual le mandoe qui: come havia fato diligentia le zente duchesche non passi de lì, etiam lui proveditor mandò cavalli 150 a questo, quali si miseno a l'incontro, et dite zente conveneno andar per Maradi e Modiana e calarse zo per la montagna a Forlì. Et quelli cavali erano 400, tra i quali 100 dil marchexe di Mantoa ben in hordine.