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      Dice deme risposta et presto. Et in la quarta lettera: come li homeni di Cataro erano venuti ne le saline dil venturoso imperador et con cavalli ha zapado e ballado suso e à brusà una caxa e tolto el sal su quello di Zernovich; quelli di Cataro non lo lassò portar a le saline, à batù li soi, e toltoli il sal, et essendo bona paxe con la Signoria nostra ha dà noticia a la porta di queste cosse. Conclusive parole minatorie, e che non si provedendo lui farà il mal che 'l potrà. Et replica: spazè presto el nostro schiavo.
     
      Da poi disnar fo collegio, et vene queste lettere qui sotto scrite:
     
      Da Ferrara dil vicedomino, di 13. Come il zorno avanti erano ivi zonti li do oratori fiorentini honorati grandemente da quel signor, et per quanto intende, venere, che sarà a dì 15, si partirano per questa terra col ducha, et sono venuti lenti, et per quanto intende hanno comision da' fiorentini limitada e non ampla.
     
      [520] Da Roverè di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, do lettere di 12. Come era ritornato il noncio di domino Martin da Lodrom, stato a la dieta a Inspurch. Dice come per il merascalcho per nome dil re di romani era stà terminà contra agnelini, sguizari et la liga grisa far hoste; et havia dato a questo contà dovesse far homini 30 milia, et era risolto poi in 10 milia, zoè a questi signori da Lodrom 60 homini et quelli di Archo 100, quali non hanno mandato niuno a la dieta; perhò esso domino Martin volea el parer di lui podestà, et era venuto a trovarlo. Li rispose si consejasse con li nepoti.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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