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      Et il re li ha risposto: primo haver bona paxe col re di Franza duratura in vita lhoro ne li vol dar ajuto niun; a la seconda non vol dar soa fiola la qual à anni tre, poi non è di soa condition; e la terza che la charatiera è un segno e hordine primo di re Artur et che li antiqui cavalieri haveano tal segno juravano esser amici di amici e nemici di nemici, et hessendo il re di Franza dentro non pol il ducha di Milan esser, et cussì lo ha licentiato e parte doman mal contento. Item, havia zugato con Zorzi et lo ha batuto dicendo verba de' venitiani.
     
      Et in questa matina io feci lezer una scriptura pleno collegio, mi havia data uno patrom di gripo homo praticho in Costantinopoli, di la condition di l'armata dil Turcho, et tuta cossa di farne conto: la qual sarà qui posta; tamen li padri di collegio non ne fece stima, et judicio meo feno mal.
     
     
      Conditione di l'armata pol far il Turcho
      et il numero di navilii ha al presente.
     
      Per far el debito de mi Theodoro Vlasopulo citadino di Candia, verso la vostra serenità serenissimo principe excelsa et illustrissima Signoria, [569] reverentemente aricordo a quella, sicome etiam ho fato in ogni tempo, havendo la praticha anzi continua conversation a Costantinopoli e altri lochi maritimi del Signor turco, per navegar in continuo per quelli, poi come servidor di la vostra Signoria ho voluto sotilmente veder et explorar l'armata e qualità de navilii de ogni sorte che 'l può trazere per armar per viazo longo e curto; trovo et cussì certifico la prelibata Signoria vostra acciò quella sapia la spesa e provision ha a far.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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