Et il papa el dì de pasqua disse la messa in San Piero, et ebbe una turbation che, in quello si aspectava el sacramento, el se rampegò la colona di inspiritadi uno inspirità over mato e andò su l'architravo e comenzò a butar zoso saxi, e poi andò su dito architravo, adeo tutta la chiesia era in rumor, la capella si mosse e fo reportà el sacramento in sacrestia, unde il papa non intendendo questo fu in gran spavento, dubitava fusse stà fato a mano, e fu fato venir zoso destramente e non seguite altro. Item, de' Colonesi nulla è seguìto, voleno tre page dovendo cavalchar, etc.
     
      Da Napoli dil consolo, di 23 marzo. Come erano venuti alcuni di Franza, dice li oratori dil re Fedrico esser stati licentiati, etiam s'è dito l'orator è a Zenoa di ditto re esser stà licentiato. Et esser zonti uno secretario dil marchese di Mantoa e Jacomino Trombeta, lì a Napoli, vano al re, portano a presentar a soa majestà uno cavalo e 12 peze di caso permesano grande, le qual per fortuna le gitono in mare. Item, è stato lì in quelli zorni gran teramoti, et li predicatori manazano, si fano gran processioni, e [582] la sera vano per chiesie li puti nudi e le fanzuole scalze e scapigliate.
     
      Da Foza, di sier Francesco Moroxini doctor orator nostro apresso il re, di 10 marzo. Come era da Termole partito con il re, e andato a Capriola e San Cataldo, et ricevute lettere del governador di Trani in materia de formenti, non vanno lì, et a parlato col principe di Melfi et uno altro lì vicino, farà, etc.
     
      Di Manferdonia, dil ditto, di 16. Come il re havia abuto lettere dil suo orator de qui, che la Signoria nostra si havia dolto che il re indirete vol ajutar fiorentini, perché mandava Fabricio Colona in lhoro ajuto, et disse non era vero, et voleva esser bon fiol di la Signoria nostra, né quella di lui si arà a doler.