Item, le forteze: s'intendi esser comprese le porte di la cità di Pisa.
      Item, in la restitution dei beni immobeli: s'intendi etiam che fiorentini debino restituir a' pisani, videlicet utrimque parte.
      Item, li custodi, pretori e assessori e custodi di le forteze da esser pagadi: vol fiorentini asegni certa intrada a' pisani, di la qual pisani possino pagar questi ditti di sopra.
      Item, dechiara: che fiorentini non possino meter nove angarie a' pisani, imo li debano ben tractar.
      Item, che li pisani vol tenir oltra il consueto di prima, 5 over 6 homini per forteza: possino tenirli pagando dil suo.
     
      Item, a dì 9, etiam fece un'altra adition, e dechiara esser soa opiniom che pisani siano tratati dai fiorentini ben, pro ut i altri citadini di le altre bone cità de Italia.
     
     
      [1499 04 11]A dì 11 april in collegio. Vene il ducha di Ferrara a tuor licentia. Li andoe contra a la porta el principe, et sentato disse era presto a far ogni cossa per ben de' pisani. Item, era zonto la ratification de' fiorentini, et che la Signoria dovesse dir quello li pareva el facesse o dicesse. Et il principe li rispose si voria ajutar pisani meglio, potendo farlo, perché si doleno molto di la sententia maxime in la criminalità; et che fiorentini venisseno quando li pareva sarìano ben veduti. E alcuni di collegio volevano farli venir in quel hora presente il ducha a ratifichar: etiam misier Zuam Lucha voleva questo, perché bisognava ratificar, et disse alcune parole; e sier Marco Sanudo savio a terra ferma li rispose, et fo zercha uno capitolo stava malissimo in la sententia, zoè in reliquis risalva a' fiorentini pristina jura in Pisa.