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      Da Milan di l'orator, di 19. Come essendo in castello con li oratori, il ducha li disse haver lettere di 12 dil suo orator, è qui: che fiorentini haveano mandato la ratificatione di la sententia et la Signoria haver ditto haverla fata con l'effecto, la qual cossa li era stà grata, per veder tal disposition: per tanto lo pregoe volesse scriver a la Signoria nostra et exortar il perseverar, per esser questo la quiete de Italia, et cussì disse a li altri oratori, et che si dovesse far bona compagnia a' pisani perché altramente facendo li dispiaceria; et a la fin si alegrava con tutti di l'acordo seguito, dicendo la Signoria meritava laude, etiam lui haversi operato a far tal effetto qual si conveniva a uno principe che habi piacer di pace.
     
      Et l'orator dil re Maximiano et quel di Napoli nulla disseno, et il nostro disse dil bon animo di la Signoria; et lo episcopo di Arezo orator fiorentino laudò il ducha, prometendo, sì per far il dover qual per far cossa li sia agrata, li soi signori oserveriano la sententia etiam per obedir soa excellentia, et far il debito lhoro. Item, era venuto lì 200 stratioti fuziti di Pisa per aconzarsi col ducha, et che passò per lì uno secretario di re Fedrico, andava al re dimani, stete secrete col ducha. Item, solicita il successor, over aver licentia.
     
      Di Cypro di sier Bortolo Minio capitano, date a Famagosta a dì 4 decembrio. Dimanda monitiom etc., avisa cosse vechie, qual non fo leta.
     
      Di Damasco, di sier Beneto Sanudo consolo, di ... novembrio. Avisa di la morte dil soldam, qual per molte vie zà mexi se intese.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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