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      Vene l'orator di Napoli: disse haver lettere come la majestà dil suo re, a dì 24 dil passato, intrò in Napoli, li baroni li vene contra fino al pian di Palma con gran alegria di la terra, dil cardinal di Aragona, dil episcopo di Teragona et oratori, et questo ha voluto notifichar a questa Signoria come uno fiol al bon padre; poi disse zercha la cossa di quel maistro Manoli qual era venuto qui per la nave li tolse sier Andrea Loredan capitano di le nave, la qual venendo de qui si naufragoe; dice de li formenti presi fu fato biscoti, voria l'artilarie, et fu fata la sententia a Napoli a dì 1.° fevrer zorni 56: et questo prender acadete a dì 18 marzo 1498, et l'orator nostro, era lì, sier Marin Zorzi dotor sa il tutto. Item, volse una lettera per Monopoli in racomandation di alcuni vasali dil re che siano fati satisfar, maxime hessendo passato la inmunità li fo data a quelli di Monopoli per la Signoria nostra per tanti anni quando fo acquistata quella terra. Or per el principe fo ringratiato di la comunication; quanto a maestro Monolli fo comesso a li savii da terra ferma la alda, et la lettera fo ordinata si facesse.
     
      Vene l'orator di Monferà, et comunichoe alcuni avisi di Franza di 16 et 17 april. Primo come il roy abuto sguizari esser in acordarsi con sua majestà, et à fato i pati non esserli contra né prestar ajuto a niun suo inimico et maxime al signor Lodovico. Item, che sguizari hanno mandato a dir che oltra 32 milia etiam preparano altri 22 milia per poter resister a' todeschi.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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