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      Ancora el ditto vicedomino scrisse, di 4. Come don Ferante di Pisa, venuto, era lì zonto; et come era stà retenuto el marchexe Spineta ad Arzenta e toltoli la borsa, e il conte Jacomo da Colalto è di la malla compagnia fata al conte di Pitiano, la qual lettera meglio scriverò poi.
     
      Da Verona, di rectori, di 3. Come erano zonti 190 homini, vien di la riviera di Salò, mandati per li rectori da Brexa per montar su le galie, e doman sarano de qui.
     
      Da Udene. In materia di orzi. Poi fa gran consejo.
     
     
      [1499 05 06]A dì 6 mazo. In collegio. È da saper eri vene di Asolo in questa terra, la raina di Cypro sorela di sier Zorzi Corner el cavalier, et andò a star a San Cassan sora canal grando.
     
      Vene do oratori di Ferrara, uno nuovo chiamato domino Bortolo Cartaro doctor, et l'altro domino Aldobrandino di Guidoni, stato anni 10 qui, et hora si parte e va comissario general in Romagna. Or sentati apresso il principe, l'orator novo presentò la lettera di credenza: come il ducha lo mandava qui per star, (et disse molte parole con gran gravità, et ha una scura ciera), et come era venuto per starvi. Et cussì per il principe fo ditto fusse venuto in hora bona; et l'orator vechio tolse licentia; et poi tochato la man a tutti di collegio, ste tré zorni e si partì.
     
      Da Roverè, di sier Nicolò da cha da Pesaro podestà, di 4. Come havia per uno venuto dil campo regio è contra agnelini: come sabado fono morti in una bataglia 5000 todeschi da' sguizari, et asedià una terra dove erano dentro assa' homeni, et il re di romani va a Costanza e fa zente.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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