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      Item, che le terre franche bona parte tien da' sguizari, quali sono da persone 30 milia. Et il conte di Anazo per sospeto che habi praticha con agnelini, dil qual è stà trovà lettere li diceva venisseno avanti hora era il tempo, unde par alcuni di principali dil campo regio intrasse dove era ditto conte a custodia, et quello retene; altri dice lui havia consignà le forteze teniva per cavar [684] di sospeto. Item, che se divulga questa guerra si fa con volontà di la Signoria nostra, et che quella era causa, e fata sarà la pace tra lhoro verano a danni nostri, et il re di romani et sguizari; et non volendo il re romper, lhoro medemi romperiano, e questo si dice perché in campo non spendono altro che truni, marcelli e ducati. Item, quelli dil paese mandavano homeni, ma tra li paesani e zentilhomeni è discordia; hanno posto oltra il consueto una nova imposition, zoè ai vichariadi che mandino tre boi al dì per vituarie dil campo. Et come l'orator di Milan passò de lì, andava a Trento, disse andava per pacifichar; et che 90 zoè 80 boni cavali passò de lì, quali vano dal ducha di Milan. Item, da poi scritta dice per uno suo venuto di Trento ha: come eri quel vescovo havia auto lettere di uno suo da Fermano, li scrive di la terra assediata et esserli zonto soccorso dil ducha Alberto di Saxonia, et il conte di Mazo esser ritenuto, per la qual cossa molti è intrigati, et misier Iorio di Bexem suo cognato e uno altro sono partiti.
     
      Di Zara, di sier Andrea Zanchani orator, vien da Constantinopoli, di 1 mazo.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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