Et è da saper, in questa terra era fra Hironimo heremita, qual pratichava di riconzar il marchese con la Signoria, per via di li capi dil consejo di X.
     
      Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedidor, di 22. Avisa il re de' romani esser partito et lassato poche zente in campo, quale perhò non si doleno di la Signoria nostra; et agnelini brusò la valle, se tirono su quel di Cuora, et il campo regio è persone 14 milia, et aspectava 6000 dil paese, che zonseno. Altro non scrive.
     
      Di Roverè, di sier Nicolò di cha da Pexaro, di 22. Manda deposition di sua man di uno mandoe dal re de' romani: dice esso re esser ritrato a una chiesia su uno monticello, zoè è andato a Sete chiesie sora Malzo, et à lassato 4000 milia persone soto uno capitanio chiamato conte Zuam da Sehonosperg, fo quello combaté con el signor Antonio Maria di Sanseverino.
     
      Da Roma, di l'orator do lettere, di 18 et 20. In una: come el signor Bortolo d'Alviano, era stato dal papa, e rasonò come facea la Signoria di zente d'arme e la caxon che la cassava: rispose saviamente, cassa chi non fa per lei. Et che il cardinal Ascanio asoldava zente, voria tuorlo, tamen mai si vuol partir di la Signoria nostra. Per l'altra lettera, di 20: come esso orator era stato dal papa, e li dimandò si havia nulla di Franza o dil Turcho, rispose di no; et il papa disse desiderava saper nove; et fo ordinato de caetero scriverli. Item, disse, havia di 7 di Franza: come il roy, veniva a Lion; et poi li dimandò si l'era vero in li capitoli con Franza, la Signoria ha otenuto dal roy, che, otenuto il stato di Milan, Mantoa sia data in preda; rispose l'orator non lo saper; e poi lui orator li dimandò l'arziprisbitura di Piove, per il primicerio Dandolo, juste le lettere ducal scritoli; et il papa disse quello haver dato al cardinal Capua, et vederà di acordar la cossa.