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      Et compito, pur si lassò intender voleva risponder: esser in la liga con la majestà dil re, ma indusiar 15 over 20 zorni a responderli zercha il tuor di l'impresa fino si vedesse l'exito di le cosse turchesche. Or si levò et andò a caxa; et sier Filippo Trum procurator savio dil consejo li disse: serenissimo principe aspeté se volé risposta da mì; ma non volse per questo restar. Et poi andò in renga sier Hironimo Zorzi el cavalier, stato orator in Franza, laudando la parte di savii, perché il re vuol tuor ad ogni modo l'impresa, et che al far di la liga niun tenne da la Signoria se non monsignor di Lignì, et poi fu el cardinal di Roam, et solo Roam fu perché [881] vedeva esser cussì la voluntà dil re di farla. Et venuto zoso di renga, li savii voleva mandar la parte, ma sier Polo Barbo et etiam sier Beneto Zustignam savio a terra ferma voleva indusiar a doman, perché sier Antonio Trum et altri voleva parlar su questa materia, unde d'acordo fo terminato indusiar a doman, et comandato stretissime credenze per esser cossa importante.
     
      Di Caodistria. Domente si disputava vene una lettera dil podestà, di 28, la qual fu letta. Nara haver nove da Damiam di Tarsia castelam a Castelnovo esser turchi reduti in Bossina, numero 10 milia, et venuti a Vorbesam, et ha fato danno in Corbavia di anime 3000. Item, poi, di primo, scrive di la incursion fata a Zara, dimanda munition, etc.
     
      È da saper ozi fo scritto per collegio ai rectori di Zara, laudandoli, et etiam quelli populi, et fu una optima lettera di conforto; et noto al presente era Camerlengo a Zara sier Arseni Memo.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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