Et ditto explorator disse, à cavalchà do zorni col campo qual si redusse a Janisbazari, et disse verà verso l'Albania et Cataro, et l'armata anderà a Corphù. Item, in campo esser zonto uno orator dil re Fedrico qual fo retenuto, et Ferisbei esser stà dal Signor in Andernopoli, et haverli basà la man, et era ritornato a Janisbazari, dove è le altre zente.
     
      Noto. Questa lettera zonse a dì 16, licet qui sia stà posta, hessendo pregadi suso; et fo mandà molte monition per Antivari, et tuttavia li soi oratori solicitavano et uno contestabele con 50 fanti è a Dulzigno; fo mandà etiam monition et Hironimo alievo dil Tarsia contestabele di 50 fanti, come dirò poi.
     
      Da poi disnar fo gran consejo.
     
     
      [1499 07 15]A dì 15 lujo. In collegio. Introe prima li cai di X, [921] et mandati tutti fuora, si disse tractarsi in materia dil marchexe di Mantoa.
     
      Da Riva, di sier Hironimo Baffo, provedador. Come el capitano di Ten havia fato comandamento a tutti stagino in hordine, ch'era segno ha ordine di far qual cossa, et che intendea il re di romani haver preso una terra di sguizari, non sa il nome.
     
      Da Bergamo, di rectori. Di avisi abuti zercha una Dieta si fa a Berna. Et li capi de' sguizari sono lì ritornati di campo, si dice si trama pace: si nomina la liga Grisa, et a Brienza, loco dil ducha di Milan si fa adunamento di zente. Item, che 'l ducha havia dato certa taja di danari a li Triulzi, et manda le copie di le lettere di queste nove come le hanno.
     
      Da Brexa, di rectori. Mandano una lettera, di 12 da Cremona di uno Tomaso di Galarà scritta al conte di Pitiano, qual per suo homo li scrive di la venuta lì dil conte di Cajazo per condur la mujer a caxa, et lui poi anderà in Alexandria, et il signor Galeazo è in Lunesana; et esser venuto uno canzelier con danari per dar a le zente dil fiol dil ducha di Ferrara.