Di Raspo, di sier Daniel da Canal capitano, di 20. Manda una copia di una lettera auta da un episcopo di nation di Liesna sufraganeo di Modrusa. Lo avisa lo adunar gran numero di turchi in quelle parte pocho lontan, et in fin di la lettera, disse el signor conte Bernardin li ha ditto non creder, et parlano di certe pratiche.
     
      Di Caodistria, di sier Alvixe da Mula podestà et capitano, di 20. Come stava di bon animo, pur intendeva turchi esser propinqui a Modrusa, et vieneno per corer lì o in Friul; manda una lettera dil castelam di Castelnovo Damian di Tarsia, scritta quel zorno a hore 6 di note: avisa esser venuto do soi, come turchi erano reduti a Brigna vicino a Modrusa mia 12, numero 12 milia per corer a' danni di la Signoria nostra, et dicti turchi non fazevano alcun danno ai lochi di Hungari, imo li pagava tutto quello tolevano si per el viver come per altro.
     
      È da saper intisi: el ducha di Milan et il ducha di Ferrara haver mandato uno messo al marchexe di Mantoa el qual non li ha voluto parlar, et esso marchexe esser partito et andato a Gonzaga.
     
      In questo zorno, hessendo li savii sentati in [951] pregadi, et fo in gran consejo fo balotà monition per Udene et per Gradischa, et ordinato a li patroni a l'arsenal statim mandasseno via.
     
      Et reduti li savii in scrutinio a consultar, Leopoldo Loredam procurator savio dil consejo promosse di mandar uno messo al Turcho, zoè Antonio Darduim, è col Sagudino, con una lettera, per intender si è di opiniom vegnir a la guera con nui; et consultato alcuni era di sua opinion, solum questi fono contrarii, zoè sier Filippo Trum procurator, sier Francesco Trum et io Marin Sanudo; et sier Vetor Capelo, adeo non volesse meter nulla.