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      Item, sapeva esso ducha havia praticha col Turcho, ma inteso la gran armata fata per la Signoria nostra, è stato sopra de sì, et il re di Napoli aspectava il Turcho rompesse, e lui etiam aria roto, e fiorentini e Bologna e altri quali tutti sono unidi et se intendono. Et ne la sua partita niun orator vene da lui salvo quello dil re di Napoli, qual lo visitò per paura, dicendo el suo re era servitor di la Signoria nostra, licet in el tempo stete a Milan non erano stà ben con lui. Item, li populi di Milan, dil corpo di la terra in fuora, ma de li lochi sotoposti, erano inclinadi a la Signoria nostra, ma non voleno franzesi; et che Milan è nimico de' vinitiani, e vien dito quando nasce un milanese nasce un nimigo de' vinitiani; et che il ducha poneva taje a Navara, Mortara et Alexandria, licet siano ai confini di Franza, et a Cremona ducati 50 milia. Item, il ducha ha homini d'arme certissimo 1800 in 2000, de li qual havia deputà 1500 contra franzesi, et lui vol andar in campo, et il cardinal Ascanio al governo de Milan, et credeva fin questa hora fusse zonto, perché si aspetava, et che 'l ducha vol esser a le man con franzesi. Item, ha deputà 300 homeni di qua, contra la Signoria nostra, zoè el conte di Cajazo, misier Francesco Bernardin Visconte e alcuni altri, vol haver 25 in 30 milia fanti a li qual dava lire 11 di quella moneda al mexe, pagadi solum per uno mexe, li qual sarano cernidi judicio suo, et scamperano, licet il ducha habi comandà a li porti non li debbino passar.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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