Da Gradischa, di sier Andrea Zanchiani, provedador zeneral, di 5. Come veniva uno messo qui dil conte di Goricia, con una lettera.
     
      [1035] Vene il messo dil conte di Goricia, e presentò una lettera scritta a Lonza, el dì de San Piero in Vincula, saria a dì primo di questo, sottoscrita Leonardus palatinus Carintiae, comes Tyroli, etc., latina. Scrive di certo feva danno sul suo, el qual mandò a prenderlo a presso Butistagno, su quel di la Signoria nostra, et l'à fato con baldeza, si scusa esser bon fiol, etiam si scusa per esser stà ditto lui haver intelligentia con infedeli, dice nunquam si troverà tal cossa, imo si oferisse per la Signoria, sempre fiol etc. Et ditto messo poi, leta la lettera, disse alcune parole in conformità, et per il principe li fo fato bona ciera, e ditto si rispondarà doman.
     
      Da Ragusi, di sier Nicolò Gondola, di 20 lujo. Come per avisi ha che 'l signor Turcho con lo exercito era venuto a Bertogal, el qual loco risponde a Corphù e a Lepanto, e l'armata esser partita da Galipoli, et tien rostro verso occidente, id est vien in qua.
     
      Vene Piero Pender todesco, tien caxa qui, con uno messo di domino Zuam Claver fo orator dil re de' romani qui, qual è a Yspurch con una lettera, e volendo cominzar se intese era materia tratata nel consejo di X, et fo mandati tutti fuora.
     
      Etiam, eri vene lettere di sier Marchio Trivixan provedador zeneral, di Gedi di 7, longa, la qual non fu leta in collegio, perché il principe volse lezerla con i cai di X, licet a lhoro non fusse drezata.