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      [1064] Da Malvasia, di sier Andrea da Riva podestà, di 21, al capitano zeneral. Li avisa zercha l'armada turchescha, come ho scritto di sopra.
     
      Da Cerigo, di sier Sebastiam Balbi castelam, di 18, al preditto capitano. Come la barcha di la nave turchescha era venuta propinqua a quel loco volendo vituarie per li lhoro danari, li rispose esser contento, ma non venisse in terra li homeni per mancho scandolo, tamen niun era parso, et lui mandoe la ditta risposta a la nave, la qual era di bote 2000 con homini 500. Item, scrive come ha da li homini di uno castello chiamato San Dimitri lì su l'isola di Cerigo, che uno schierazo di turchi capitò lì per fortuna, armado come galia grossa; et inteseno l'armada era velle 310, et che turchi dimandò il numero di l'armada di la Signoria; li disse quel nostro era galie 70 sotil, grosse 30, nave 50, et che turchi rise dicendo sapemo ben. Item, come ditta armada turchescha era sparpagnà; et esser stà trovà farina et cosse assai a quelle rive, et questo per la fortuna l'have a cao Mantello che per la tramontana tutta si sparpagnò: disse vol andar in Puja, dubita pur di l'armada nostra.
     
      Da la Cania. Una deposition trata dil loco di criminali de lì, de ... lujo. Come havendo inteso che a Chipsam era stà presa una palandaria di turchi, unde quelli di la Cania armono quatro barche per mandarla a tuor, et quella fo presentada con alcuni turchi, quali examinati referisse era la ditta carga di farine et biscoti, eran homeni 45, tra i quali 13 cristiani, disse l'armada esser velle 300, et a Galipoli esser stà armade 67 galie el resto a Constantinopoli, et per fortuna si separò, et dete in una nave su la qual li altri homeni fuzite, et restò suso la ditta palandaria solum 7 turchi, et lhoro tajò l'alboro, et capitò in golfo de Chipsam, unde quelli con barche l'andono a tuor: dicono l'armada va in Puja, et le zente terrestre esser 60 milia, et li homini su l'armada esser 40 milia, ma non hanno cavalli, et ditta palandaria era carga de biscoti, farine, armizi et artilarie, unde sier Marco Corer rector spazò tal aviso al capitano zeneral, et li mandò do de ditti turchi acciò intendi el tutto, et terà il schierazo di bote 200, et cussì li turchi fino intendi.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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