Conclude che si andasse le nostre zente lì in Geradada non si romperia lanza e tutto si otegneria. Item, avisa quello li hanno scritto el vicario di Pontevico di nove ut supra.
     
      Da Bergamo, di rectori, di 13. Haver mandato, tandem con gran pericolo, le lettere vanno in Franza a Mixocho loco di misier Zuam Jacomo Triulzi, voriano il messo fusse rimeritato.
     
      Da Udene, di sier Domenego Bolani luogotenente, di 15. Mandoe una deposition abuta da uno famejo di uno explorator mandato a saper li successi dei turchi, qual dice turchi dieno vegnir in Friuli fata la luna. Et a dì 6 fo a Chivez e intese esser comandamento dil capitano di Lubiana stagino preparati chi pol portar arme perché turchi venivano de lì via. Item, a dì 8 a Modrusa conclude turchi sono numero 20 milia, dieno venir in Friul; et il locotenente à mandato la copia a Gradischa.
     
      [1088] Da Ravena, di sier Alvixe Venier podestà et capitano, di 14. Zercha li fanti vien di Roma, et lui non ha danari da darli per le page a sufficientia, et voleno 24 page in ogni compagnia di 100, et doman zonzerano li provisionati de Urbin et le zente d'arme dil ducha su quel teritorio, provederà di alozarli. Et è da saper questa matina, come intisi, vene lettere di esso podestà di 12 a li cai dil consejo di X, importantissima, nescio quid.
     
      Da Roma, di l'orator di 10 et 11. Come il papa li disse in publico concistoro: haver ditto optima verba in laude di la Signoria nostra, dicendo "quando laudamo la illustrissima Signoria ne cresse il cuor". Et che l'orator milanese volse audientia et presentò una lettera a li cardinali, di 30 lujo, dil ducha in sua justification, digando lui non haver tirà turchi contra la Signoria, imo la Signoria haver tirà franzesi in Italia a suo danno; e poi mostrò una instruction vulgar copiosa de parole: come non havia mandato homeni al Turcho per far la Signoria si rimova, et non si dovesse dar fede a la Signoria, et che si proveda la Signoria non vengi a suo danno; et il papa rispose: "di Milan non se impazeremo per esser camera de imperio; quanto a li turchi lassè la instrution, faremo li cardinali che vi risponderà"; et dice la voleva haver per haver la verità dil mandar Ambruoso Buzardo al Turcho; et che ditto orator milanese exclamò dicendo: vui mandè legato a Venecia el cardinal Borgia ch'è vostro nepote, almeno mandeseve uno altro cardinal neutral; et il papa disse con alte parole: "ambasador voio sapi in la Signoria havemo posto tutto el nostro ben, e poi il ducha di Valentines questo Borgia è il nostro cuor lo mandemo con ampia libertà perché vinitiani è soli queli mantien la fede cristiana, et li havemo dato ogni libertà fazi quello vol la Signoria, né altra comission li demo". Item, à comesso a 6 cardinali videlicet San Clemente, Santa Praxede, l'Agrigentino, l'Alexandrino, Siena e San Zorzi, doman ch'è a dì 11 il suo aniversario di anni ... dil papato, da poi messa li respondeno a ditto orator, et in la lettera dil ducha par dicha haver homeni e danari, non solum resisterà a' inimici ma etiam castigerà la Signoria, et minaza molto; et il papa haverli ditto: "chi offende la Signoria ne offende nui, et quando Borgia sarà là quella vederà il cuor nostro, et papa Alexandro medemo farà quello vorà la Signoria". Item, che l'orator regio e milanese da sei zorni in qua hanno più volte voluto audentia dal papa et non l'hanno auta, hanno tolto per terzo l'orator di Spagna, etiam non l'hanno auta; et dice el papa: "non havemo data perché el [1089] ducha braviza, et el nostro orator ringratiò soa santità con optime parole". Item, ha ricevuto lettere di la Signoria, di 25, in la materia di l'Abacia di San Cyprian, per li Gradenigi, farà, ma voria si dicesse fino sarà terminà per li consegii, qual non era bona scusa.