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      Et fo consultato quid respondendum, tamen li Malaspina haver favori, nihil conclusum.
     
      Da Roma, di l'orator eri venuta, di 13 fin 15. Come havia ricevuto le nostre di 8, con l'hordine comesso debbi ringratiar il papa esser cussì caldo in benevolentia con la Signoria nostra, et con le nove di le lettere intercepte scrivea il ducha di Milan in Germania dimandando ajuto dal re di romani, e quello disse al nostro orator al partir suo da Milan: unde fu dal papa a hore 22 a dì 13 et li comunichoe tutto, qual have gran piacer, dicendo pur si fazi presto. Et li disse haver lettere di 5 da Liom dal ducha di Valentinoes portate con pericolo di esser impichato per uno stafier in la stafa dil cavallo, qual fu preso da li comessarii dil ducha a Novara et have alcuni scossi di corda et fo menato a Milan quel zorno che entrò el ducha e il cardinal Ascanio, qual si dolse et li disse recomandateci al papa. Et per ditte lettere, par, il re quel zorno partiva per Castel Romorantino e andava da la moglie con 10 cavalli, et lui ducha andava con 5 cavalli, starà 6 over 8 zorni, poi ritornerà a Liom per andar in Aste; et a Liom à lassato il cardinal Roam con la corte e volea andar quasi per stafeta, et che di questo il papa fo di malavoia perché non veniva all'impresa; et esso orator nostro lo confortoe dicendo: Sancte pater è re che quello promete observa siché non è da dubitar. Item, il papa li disse: el re ha voluto li pagemo 200 lanze promesse, et ge le daremo, el ducha è liberal trovaremo quanti danari el voja pur el re vegni in Italia.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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