Come ànno per esploratori et cristiani fuziti di l'armada voleva andar a Corphù, la qual è velle 260, zoè galie sutil 60 fuste, 30 grosse, zoè galeote, nave tre grosse, la menor di bote 1000 et 20 altre nave da 200 fin 500 bote, el resto palandarie et schierazi, fuste et brigantini et tre nave carge di polvere et artilarie, bona parte dil resto di le nave, zoè bombarde et piere, la qual armada era lì a Portolongo, et scrive perhò non bisogna lassarla fermar, perché si la se fermasse seguiria bisognar il favor di la cristianità a cazarla, et dove la tocha si ha portà da veri inimici di la [1123] Signoria nostra, siché hanno terminà tuor la pugna tuttavia con l'avantazo, ne creda la Signoria meterà in pericolo, etc. Item, scrive si provedi ai biscoti, et l'armada vuol 22 miera di biscoto al zorno, et vol siano boni. Et à lettere di Candia di quelli do navilii, mandò quel rezimento in Cypro per biscoti, non hanno alcuna nova.
     
      Dil ditto apresso Modom, di 30 lujo. Come fin quel zorno ch'è domenega l'armada turchescha è stata sorta in Portolongo, et ditta armada ussita, smontono a Caurera et Sapientia, et fece danni assai, brusò una chiesia et cussì quella mattina si levò a dì 30, per venir di longo, et etiam la nostra armada navigoe a l'incontro sempre sopra da quella, unde la turchescha tornò in Portolongo dove era prima, et lì si fermò, et esso capitano stava vigilante. Item, che la nave Chocha à una falla, et disse il patron è stà per non haver auto conza et ha l'aqua in sentina, unde era ritornata a Modon et il capitano l'ha fata discargar, et con li homini et artilarie à armado uno Meran di 400 bote et do caravele di Dalmatia et una di Sicilia et manda a le nave sono in mar, li duol di questo, etc.