Item, el signor Constantin è propinquo a Casal, sta cussì a sopraveder. Item, per uno vien di Franza, si ha come il re non era per venir in Italia; venendo ditto messo intese che Alexandria era venuta in le man di misier Zuam Jacomo.
     
      Vene el conte Antonio Maria di la Mirandola over di Concordia, fo fradello dil signor Galeoto novamente morto, insieme con sier Andrea Donado, fratello dil vicedomino di Ferrara, el qual era vestito di negro e bareta di veludo negro, di età di anni ... stava a Roma, è doctissimo, et è signor di la Concordia, sentò apresso il principe, si oferse prima dicendo era bon servidor di questo stado, usò bone parole, era venuto per inchinarsi. Per el principe li fo risposto in consonantia bona verba, et comesso a li savii di terra ferma si volesse dir niuna cossa.
     
      Vene uno orator novo dil re di Napoli vestito di una veste di veludo paonazo fodrà d'oro, habito bizaro con una daga da lai e bareta di veludo negro, con una medaja d'oro suso, e cavelli negri, havia bella compagnia tutti vestiti a uno modo, nome conte Zuam Caraffa conte di Policastro, et era venuto perhò insieme con un altro orator qual era amalato, el nome suo dirò poi, et questo era in soa compagnia domino Antonio Palmario orator regio, existente in questa terra, et sentati apresso il principe, questo conte presentò la lettera di credenza data a dì 18 lujo a Napoli. La Mansion dice: Illustrissimo potentissimo domino Augustino Barbadico duci venetiarum tamquam patri colendissimo; [1160] sotoscritta: Rex Siciliae.