Dil mexe di septembrio 1499.
     
      [1499 09 01]A dì primo septembrio. In collegio veneno tre oratori di Vicenza: domino Jacomo da Trento dotor et cavalier, domino Hironimo da Schio et domino Nicolò Chieregato dotori, et il primo parlò molto [1183] gajardamente dolendosi dil cargo imposto a quella comunità dil pagar il subsidio cristiano, voriano il territorio facesse con lhoro. Item, le possessiom de contadini sono venute a' cittadini, et che ducati 8000 erano assai, et che a Verona tocha solum ducati 8 per lira et a Vicenza veria a tochar ducati 5 per lira. Or mandati fuora, et consultato, fo terminato dirli dovesseno pagar per questa volta; et cussì sier Polo Barbo consejer nomine collegii li rispose molto gajardamente et li remandono via.
     
      Vene uno orator dil re di romani, qual vene eri senza saputa nostra alozato in caxa di Piero Pender a San Bortolamio, chiamato domino Zorzi Eleger, et fo mandato a levar et menarlo a la Signoria da alcuni patricii di pregadi, et cussì venuto a l'audientia, il principe si levò et andoli contra fino a meza la sala, et venuti a sentar, presentò una lettera di credenza dil re suo. Et prima fusse lecta, disse la cesarea majestà dil re di romani manda a salutar la vostra serenità, et lecta la lettera la mansion era: Illustri Agustino Barbadico duci venetiarum sincere nobis dilecte: data in Oppido nostro Ifigsdem quinto augusti. Come mandava orator a la Signoria nostra questo Zorzi Alecher consejer et castelam de Salocet per la guerra di Milan, intende la Signoria nostra preditta de innovar, conforta aldirlo, et se li farà cosa agrata, et nel principio saluta el principe poi disse se li dagi fede etc.