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      Di Oderzo, di sier Andrea Donado podestà, di do. Come quel loco non ha porte e a farle si spenderia ducati 25. Item, esser il tempo di afitar li molini. Li fo scritto spendi li ducati 25 in le porte.
     
      Di campo, di provedadori apresso Sonzin a dì do a hore 13. Come si levavano la matina per andar verso Cremona è mia 24 de lì e non potrano andar col campo in una zornata, sperano presto questo, etc. Sono intrati in Sonzin, la rocha era forte, e quel castelan per esser di nobel fameja, domino Annibal Angusolo piasentino, tra li altri capitoli voleva esser fato zentilhomo nostro pur si rimesse in lhoro, et queli di la terra li ha recevuti con gran jubilo.
     
      Da Brexa, di do. Come erano stati da lhoro [1204] rectori li deputati di la Signoria nostra, prega li magistrati de li lochi aquistati siano dati a essi cittadini come alias fu fato, tutto il collegio li dispiaque tal richiesta, et fo scritto metesseno li capi per le forteze vicine, brexani, ma li ponesseno ad tempus. Et fo scritto per collegio una bona lettera a sier Zuam Antonio Dandolo provedador a Caravazo, laudandolo, e conforti queli cittadini prometendoli li sarà fato bona compagnia e presto sarà electo uno altro provedador e lui sier Zuam Antonio potrà venir via.
     
      Da Bergamo, di do. Come in execution di le lettere nostre eri feno el suo consejo, et hanno electi 10 cittadini capi de li homeni si manderà in le forteze aquistade di novo.
     
      Da Verona, di tre. In materia di certe page, le mandano a l'arsenal, venute di Trento sopra zatere, etc.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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