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      Et è da saper, ogni matina era a l'audientia Lucha di Lanti orator pisano, tamen mai era aldito etc. Et perché eri da sera et ozi vene molte lettere di terra, tamen per le cosse ardue di mar non fo lete, pur qui le noterò.
     
      Et prima in la lettera di campo di 4, scripta di sopra, è queste particularità qual è di qualche momento. Come el ducha di Milan, prima si partisse, cavalchò per la terra un zorno, e andò in corte vechia e levò il ducheto, et quello a cavalo menò con lui, e come fo in certa contrada disse: vi basta l'animo di corer? E lui, di età di anni ... molto zentilissimo vi corse. Item, poi che misier Francesco Bernardin Visconte parlò al ducha dicendo e consejandolo si levasse, unde il ducha andò in castello, et più non fu veduto, et che milanesi è contenti misier Zuam Jacomo entri con 200 persone italiane in la terra e non più, e il resto de' franzesi combati il castello che li darano le vituarie. La praticha dil marchexe di Mantoa è pur in piedi con li cai di X; et era qui Antonio di Ruberti e Donato di Preti comessi soi, e ogni dì andava lettere su e zoso, tamen fin qui ditto marchexe non si move; et per il consejo di X è tenuto in praticha.
     
      Di Campo, di provedadori di 5 a San Martin, a hore 20. Come mandavano il reporto di uno venuto di Cremona. Item, ha recevuto lettere nostre in recomandation dil conte Filippo di Rossi, farano quanto in quelle si contien. Tamen, eri scrisseno quello li [1229] scrisse misier Zuam Jacomo zerca esso conte. Item, à uno aviso da Crema conforme a quel di Cremona.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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