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      Stati di bona voglia, pregate Idio al solito, et a vostre magnificentie mi racomando, et fate le aligate habino recapito.
      Et benché non facea conto di volerlo scriver, tamen esser più zorni manifesto la pusilanimità di alcuni de li patroni di le galie grosse, che per tre volte oltra questa quando andavemo a vella per investir restavano adrieto, et si pur avanti a la lontana, ma mai haria pensato tanta timidità, dico rebelatione.
      Insuper, perché di sopra ho ditto la nave granda brusata esser quella di Camallì che fazilmente potria errare che fusse quella Zuam Peracho, vi afermo la nave brusata era la più granda, mior et fornita di assai munitione et artilarie, et la mal conditionata è rimasta, et si dice è carga di piere di bombarda. Et il simil pur di sopra non fazi mencione de il scampo de alcuni dì nostri di le nave arse, vi afermo fino ad hora esser scapolà con la barcha de la nave di Thomà Duodo, el qual con la sua nave insieme con la galia Priola dil trafego per Dio immortal se hanno portà mirabilmente, dicho da valenthomeni et merita ogni laude.
      A dì 16 ditto. A hora una et meza de dì fo discoperta l'armada del Turcho a uno locho nominato la Orta, a lai terra, che cussì sempre navega.
      A dì ditto. A hore 7 de dì per il zonzer di misier Marco Grioni sopracomito, el qual era andato a Modon per far conzar il mascolo roto per un senestro et non fortuna, referì come el dì avanti, che fu a dì 15 a hore tre de dì, havea lassà l'armada di Franza a Strivali la qual veniva a la nostra volta, et era stà a Modon a zercharne, et portò etiam lettere dil magnifico suo capitano al nostro, assai magnifiche [1237] et graciose, di che subito la magnificentia di misier expedì Simon Guoro provedador con 12 galie contra si achadesse il remurchio, et fezeli una degna risposta con laude et promissione assai, et partì a hore 9 de dì.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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