Da Milan, di Zuam Dolze secretario nostro, di 7. Eri matina il campo francese si levò di Pavia, et vene a Binasco mia 10 da Milan, et esso secretario si acostò a misier Zuam Jacomo, il qual li disse haver scritto a Pizegeton, Cremona et altri lochi di là di Adda si dagi et pigli acordo con la Signoria nostra, et non perdano tempo per esser cosse apartien a quella; et poi li disse vol socorer Pisa, perché havendola lui la Signoria potrà dir esser sua, di la qual si vol far signor, et far fiorentini stiano bassi, et che sempre lui à dimostrà esser di la Signoria nostra, et che 'l si vol tenir in praticha, et al tempo scopar l'inimici, come l'à fato dil signor Lodovico. Ringratiò esso secretario soa signoria etc. Poi li disse lo episcopo di Como et misier Francesco Bernardin Visconte governadori di Milan li à mandato a dimandar certi capitoli, videlicet vol dar pension al roy et lhoro elezano uno parlamento a suo modo. Item, [1264] elezano lhoro li oficii. Item, voleno ruinar il castello et che ditto misier Zuam Jacomo entri in la terra, et l'exercito vadi a Busacho fino si harà il castello, à risposto non voler far nulla; et arivati col campo a Cassina si have nova, ch'è mia 6 di Milan, come il conte di Misocho fiol di misier Zuam Jacomo con li altri andò driedo il signor Lodovico, li erano driedo spacio di hore di camino, et per strada era stà preso Ambruoso da Corte, madona Lugrecia favorita dil signor Lodovico con uno suo putino. Item, vi zonse uno scudier dil roy dicendo soa majestà esser zonta a Liom et fin hora è in camino per venir di qua dai monti, et che sguizari à concluso pace col re Maximian senza nomination dil signor Lodovico.