Item, ha ordinà al legato Borgia vadi dal roy a Milan a exortar di questo, e il cardinal Orsino è per andarvi etiam a Milan per le terre li tien Orsini e Colonesi. Soliciterà li brievi, etc.
     
      Et poi fo leto un capitolo secreto come il papa solicitoe con l'orator nostro la materia di Ferrara per il ducha Valentinoes et promete far tutto quello vorà la Signoria nostra; poi li disse l'orator neapolitano ste do hore con soa santità minaziando il re suo chiamerà turchi in suo aiuto; li ha risposto bisognava avisar li confederati di la proposta fata et poi li rispondaria ad plenum.
     
      Et cazadi li papalista in cheba fo leto do brievi, [1345] uno di 16 l'altro di 18, scritti al legato, solicitando di haver la risposta di la rechiesta, li comete poi hauta vadi a Milan dal roy et lo pregi fazi che la armata di sua maestà torni insieme con la nostra in levante.
     
      Item, fo leto uno altro brieve ben ditado, la copia del qual sarà qui avanti posto, di 18, scrive al roy zercha questa armada.
     
      Et in un altro brieve drizato a la Signoria nostra si duol di la captura di Lepanto, dice scriver al roy si oferisse in tutto, dà la indulgentia rechiesta a queli anderano in armada e non mancherà; etiam fo leto uno altro brieve a la Signoria, prega presto si risolvi a la risposta.
     
      Referì prima sier Lorenzo Zustignam cao dil consejo di X le parole li disse avanti eri il legato, quando fu mandato insieme con sier Polo Pixani el cavalier: li disse haver hauto in zifra dal ducha Valentinoes ha pensà Ferrara non vol per esser gran stato, il signor è vechio amado da li populi, ha tre fioli che mai lo lasseria quieto quando lo havesse, perhò voria Imola, Forlì et Pesaro, la cui impresa sarà facile, overo Siena e Piombin qual parerà a la Signoria nostra, et cazar misier Zuam Bentivoy di Bologna e quella redur sotto la chiesia.