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      Da Bassan, di sier Alvixe Lion podestà et [1372] capitano, di 27. Haver il signor Lodovico esser zonto a Bolzan, andava a Inspruch come à inteso da domino Alexandro di Sanseverin partito da lui, et passò de lì, va a Citadella a star, dice la pace è successa con sguizari.
     
      In questa matina fu fato per la Signoria uno mandato al romito sta a San Stefano nel campo sancto, dorme su teste de morti, et à conzato una caxa di ditte teste et un orto con vaneze di teste et monti di ossi, dorme sotto l'altar dove dice messa, va discalzo et senza nulla in capo, mai manza di cotto, fo severissimo et crudel corsaro, fu preso, et di una balota in quarantia manchò non li fosse tolto la vita, è stà qui et à certum quid; or questo, dato a tal cossa et vita sancta, ma meo judicio meninconica, tolse licentia di andar su la galia dil capitano zeneral si parte questa note contra turchi, et cussì li fo concesso, tamen il seguito di lui scriverò poi.
     
      Item, questa mattina partì l'arsil con li 13 governadori di le galie grosse, et feno capo tra lhoro sier Zorzi Viaro, era più vechio.
     
      Li savii consultono la materia di Hungaria, et la comission da esser data a li oratori va dal roy in re christiana.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Vene il principe, fo leto molte lettere.
     
      Da Dulzigno, di sier Pier Nadal conte et capitano, di 15. Mandoe una lettera abuta da li vechii di Alexio, che par Schender bassà li scrive, di 13, come il Signor è apresso Nepanto, et abuto do torre lì apresso li comanda a ditti di Alexio siano fideli, si vardino da' venitiani, et li promete cosse assai.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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