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      Fu posto, per li savii dil consejo, terra ferma et hordeni, scriver al serenissimo re di Hongaria una lettera, la qual sarà qui sotto scritta, et mandarli Francesco di la Zuecha secretario, qual vadi col ditto frate Antonio, et leto la comission dil ditto secretario debba pregar soa maiestà ad aiutar cristiani e non fazi paze con el Turcho. Item, scritto una lettera al ban di Jayza ringraciandolo di questa sua bona voluntà verso la Signoria nostra. Et è da saper il nostro ordine voleva meter di elezer uno orator de presente, et il principe ne mandò a dir ne aricordava non metessemo per adesso di elezer ambasadori, et cussì andò le parte, have niuna di no e niuna non sincere.
     
      Fu posto, per tutti li savii ut supra, la comission a li 4 oratori nostri vanno a Milan dal cristianissimo re di Franza, videlicet: primo in audientia secreta debino mostrar la bona mente nostra verso la regia majestà; secundo li narri de' turchi il pericolo nostro con gran parole, et queli esser in Friul, dimandando [1375] aiuto e far una cruciata come fu fato a tempo di Urban II pontefice, qual fo mandà 300 milia armati cruce signati contra infedeli, perhò che al presente sono li homeni e le forze non mancha, se non soa maiestà sii capo. Item, aricordano quello ha ditto el cardinal Roam exeguissa di mandar una lettera e messo al Turcho; et che il papa, soa majestà et nui mandamo oratori in Hongaria, e bon seria uniti mandar al re di romani e sotto questa causa di turchi si trataria dil signor Lodovico. Item, debino dir al re nui levemo dal campo nostro zerta zente per Friul el resto resterà a li nostri confini.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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