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      Le qual parole, consonando al prefacto signor, mutò proposito, et mandoli uno suo ambassator, con tuti gli presenti et altre sue preparation, facte honoratissimamente, con cavalli da 500 in circha. Il qual, gionto de lì, et facta debita excusatione per parte del suo signor, se 'l non era andato lui personalmente, cussì chomo era stata la promessa, che altre urgentissime occupationi lo haveva impedito. Et quello, visto che 'l suo diabolicho intento non poteva sortir ad effecto, finse haver avuto letere dal gran signor turcho, per le qualle gli dimandava la prefacta dona per uno de' suoi figliuoli; cossa che lui non potea negargli per esser suo subdito. Et con tute quelle più fincte excusatione gli fu possibelle licentiandolo, et restituitogli suoi presenti, mandò nascostamente ad uno certo passo a tenerlo im posta; al qual gionto, dicto ambassator fu tagliato a peci con tuti soi, et toltogli li presenti tuti.
     
      De la navalle armada del turcho.
     
      La armada da mar, che questo signor si atrova al presente haver, tra in Constantinopoli et Gallipoli, si è da gallie fusti cento e vinti in circha; de le qualle ne sono alchune mazor che gallie bastarde, con un castello et prova coperta, et chiamasse topgemi, cioè gallie da bombarde, però che sotto quel coperto da prova sta una bombarda grossa assai; fuste si atrova haver in quantità, et la galia grossa che fu del Mosto. Le qual tute gallie et fuste, el dicto signor le ha fate trar in terra, et stano al discoperto, piogia, vento et nieve; et sono computate etiam quelle venute da la Vagiussa.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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