[72][1507 05 06]
      A dì 6. Fo collegio di savij ad consulendum; et tempestò con pioza, non perhò fè danno.
     
      [1507 05 07]A dì 7. Fo pregadi. Et leto le infrascripte letere, videlicet:
     
      Da Corfù, di rectori. Zercha le fabriche. Et dil zonzer ivi sier Hironimo Lando, sopracomito, et quanto à referito di li corsari sono versso Otranto etc. 0 da conto.
     
      Da Napoli di Romania, di sier Michiel Memo et sier Piero Venier, rectori. Di fuste turche de' corsari state al Termessi, loco nostro, per depredarlo etc. Item, dil provedador di l'armada, qual è in Arzipielago; et de occurrentiis.
     
      Da Zenoa, di sier Antonio Condolmer, orator nostro, di 2. Come a dì 30 partì da Alexandria di la Paja et cavalchò versso Zenoa; et sier Alvixe Mocenigo, el cavalier, tolse la via versso Milan. Or, zonto a Zenoa in quella matina, andò per andar dal roy, qual andava a messa a San Lorenzo, e in itinere si congratulò con soa majestà, nomine Dominii, di la victoria abuta; el qual ringratiò la Signoria etc. Item, come il re havia voluto tute le arme di Zenoa, e quelle poste in casteleto, ch'è per valuta di ducati 50 milia. Item, che quel Sauli non partì, imo è andato dal roy e à 'uto bona ciera; et che il re vol far una forteza in uno locho nominato Codifa, et starà lì per tutto il mexe. Et come havia dato licentia al ducha di Ferara e altri signori; ben resta con soa majestà il marchexe di Mantoa; et come per il consejo di Zenoa erano stà electi 12 citadini a reformar la cità di Zenoa. Item, par quelli citadini habino dati al roy ducati 25 mila, per pagar le zente.