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      Doman da sera intrarà in Milam missier Christoforo Alberigo e missier Jasom, sono oratori per questa terra al re, e altri. Missier Jasom, visto il re, dismontò da cavalo; e il re volse dismontar ancora lui e abrazarlo a piedi. È stà ozi sopra una leze: Gallus ff de liberis et postumis. Lui medemo ozi lezendo, disse che 'l non [94] podeva venirli a le mano leze più a proposito, hessendo stato ad oldirla ipse rex Gallorum. I dubij, che 'l propose eri, fo: se 'l padre vien investito da un re pro se et filiis, se tal investitura se die' intender haver locho ordine successivo, zoè che i fioli debba etiam goder in vita dil padre, o ver da po' la morte sua. El secondo dubio, che dipende da questo, se 'l principe conciede uno privilegio al padre e 'l fiol, se in vita de esso padre tal privilegio die' tochar pro dimidia al fiolo, o vero sia tutto dil padre fin che 'l vive. Ozi a la scola ho visto scolari da 600 in suso; è più scolari qui cha tutti li altri studij de Italia. Le zente d'arme del re, lanze 1800 e fanti 12 milia, tutti alozati dai monti in qua, ozi ne son stà mandati sul piasentin et parmesan; li cavalli grossi non vano atorno, sono a l'erba. Se judicha il re tornerà presto in Franza. Par borgognoni li danno impazo; e questo per revocarlo et dar a Maximiam, che vol venir in Italia a incoronarsi, e stimulato da quelli aspectano il loco suo, zoè de intrar re de' romani. Se dice luchesi e senesi sono per dar obedientia al re. Il re è benissimo disposto versso la Signoria; le zente sue desiderano l'oposito, e vorebeno far fatti, digando sua majestà non esser conveniente si habbi mossa per Zenoa.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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