Zercha aver intromesso non disseno altro; è fama hano intromesso alcuni.
     
      È da saper, a dì X di questo, a San Pollo, in cha' Donado, per le noze di sier Andrea Vendramin, quondam sier Zacaria, fu fato il disnar di compagni, e fato festa publicha sul campo di San Pollo, su soleri, et steteno a compir fino a li matini. Ne ho voluto far memoria.
     
      [1507 06 14]A dì 14. Poi disnar fo consejo di X con zonta.
     
      [1507 06 15]A dì 15, fo San Vido. El principe de more andò, drio la precession, per terra a San Vido, con uno sollo orator, che più non vi è, videlicet quel di Ferara. Portò la spada sier Antonio Zustignan, dotor, va podestà a Bergamo; fo suo compagno sier Nicolò Michiel, el dotor; et il resto, tutti zoveni.
     
      Da poi disnar li savij si reduse ad consulendum.
     
      [1507 06 16]A dì 16. La matina andò in colegio sier Lorenzo di Prioli, venuto podestà di Cremona, et referì justa il solito.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Da Milan, di oratori, di XI. Dil partir dil re per Saona. Et il Condolmer, orator nostro, lo se-guiria; li oratori altri do nostri, juxta mandata, non ritornando il roy a Milan, ritornieriano. Item, si tien il re passerà di Saona in Aste, per andar a Lion. Item, va drio el re, el cardinal Santa Praxede, legato dil papa; et di li, zoè di Saona, monterà su le so do galie ch'è a Saona et lo aspetta. Le zente francese resterà di qua di monti, et di sguizari etc.
     
      Di Ferara, dil Zustignan, vicedomino. Avisa dil zonzer lì el cardinal di Este, stato fin horra a Milan; qual è arzivescovo di Milan e Ferara.