Esso orator etiam scrive a la Signoria.
     
      [155] Fu posto per li consieri, che quelli sora il cotimo di Damasco et Alexandria possino vegnir, etiam per uno altro anno, im pregadi, zoè fin San Michiel. Ave 60 di no, 90 di sì. Fu presa, con gran soa vergogna, licet sier Donà Marzello sia a le biave, et sier Piero Zen ai X savij.
     
      Fo posto, dar a Jacomo Furlan, qual era caschì, venuto con Tagavardin, orator dil soldan, qui, e fato christian, habi ducati X al mese di provision, et tegni do cavalli et uno fameio etc., ut in parte. Presa.
     
      Fu posto, per il serenissimo e tutto il colegio, dar l'abazia di Cereto di Crema al cardinal Corner, qual à renontià, a requisition di questo stato, il patriarcha' di Constantinopoli, per darlo al cardinal ystrigoniense; con questo, dagi ducati 2000 di pension a l'anno al ditto cardinal. Sier Pollo Barbo, procurator, contradise, dicendo non si vol meter questo dagi pension, ma darli essa abatia liberamente, acciò il papa non digi: Dè questi ducati 2000 di pension a chi vorò etc. Or andò la parte, senza risposta. Ave 60 di no.
     
      Fo electi V savij ai ordeni, tutti con titolo: sier Marco Lando, sier Piero Antonio Morexini, sier Anzolo da Pexaro, sier Andrea da Molim et sier Nicolò da Mosto, cazete ...; con titolo di 40.
     
      [1507 09 28]A dì 28. Fo consejo di X.
     
      [1507 09 29]A dì 29. La matina fo gran consejo. Et poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Da Roma. Come il papa va a piacer a Hostia; et vol mandar uno suo di qui, zoè messo dil cardinal San Piero in Vincula, per pratichar zercha l'intrade di Cremona con l'abate di Borgognoni etc.