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      [1507 11 15]A dì XV. Fo pregadi. Et leto le infrascripte letere. E prima:
     
      Di Roma, di l'orator, di 9. El papa va a Hostia, a far San Martin con alcuni soi cardinali. Dil zonzer lì il signor Constantin Arniti, stato orator dil papa al re di romani; et è stà aldito dal papa. E il papa à parlà al nostro orator, che lui vol salvar i soi danari contra infidelli, bisognando, e non darli a Maximiano perché 'l vegni in Italia, come alcuni el calomniava. El qual papa cumula danari; e à 'uto ducati 20 milia dal cardinal San Vidal, et è trato di castello. Item, il papa disse aver da Forlì, alcuni fora ussiti, sta a Faenza, esser andati incogniti in Forlì a tratar etc.; et che crede questo non sia di mente di la Signoria nostra. Item, esso orator scrive coloquij auti con lo episcopo di Are, orator di Ferara è lì, qual à nove di Elemagna, perché suo fradello è orator per il ducha a presso ditto re di romani; et li à dito, che il signor Constantin è ritornato per non aver potuto tirar Maximiano in Italia, e trama di farlo venir etc. Item, scrive dil caso ocorso a Urbin, che 'l prefetim à amazato uno Zuan Andrea, veronese, favorito dil duca, in la camera dil duca; e questo per una sorella di esso prefetim etc.
     
      Da Milam, dil secretario. Come missier Zuan Jacomo Triulzi era andato a Vegevene a piacer; et etiam il gran maistro era andato a piaceri, licet ritornasse in Milan. El qual li ha ditto aver letere di monsignor Rocha Martin, è a presso sguizari, che il roy arà 7 cantoni, et solum 5 è col re di romani.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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