El messo non è ancor tornato, Dio permeta el meglio.
     
      Et lezendo le letere, fo chiamà consejo di X. Et [183] feno uno vice cao, in locho di sier Zorzi Emo, si resentiva, sier Anzolo Trivixan. Et poi leto le letere, senza meter parte alcuna, fo licentiato el pregadi e restò consejo di X, con la zonta e il colegio e procuratori.
     
      [1507 11 16]A dì 16. La matina, il reverendo domino episcopo paduano electo, qual à 'uto le bolle di Roma, domino Petro Dandulo, episcopo vicentino, fo a la Signoria con li soi parenti vestiti di scarlato. Et ringratiò di la eletion fata in la persona soa; si oferse, et farà l'intrata honorificha im Padoa.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto sollo una letera di sier Zuan Francesco Pixani, podestà di Roverè, di 14 Avisa il zonzer di 30 cavali todeschi a Archo, et si aspeta di li altri; et esser comenzà a far le spianade versso Riva. Et alia, ut in litteris.
     
      Fu posto per li savij, che, oltra li 300 cavalli di stratioti venuti et mandati in Friul, hessendone venuti altri 30 cavalli senza soldo, siano tolti a stipendio e mandati in Friul. Presa.
     
      Fu posto per li savij, che, uno medico di Damasco, qual fo scrito di Damasco havia intachà cotimo, et visto le soe raxom, che 'l sia asolto etc., ut in parte. Presa.
     
      Fu posto per li savij, d'acordo, che sia compido di far li chatastichi, di fuora e dentro, di quello mancha, per li X savij: li qual si redugi ogni matina a terza, li zorni deputadi, et siano apontadi; havendo X ponti siano fuora. Item, siano electi per scurtinio, con pena, 3 zentilomeni nostri, qualli vadino stimando le fabriche nove, come fo electi dil 1500; et altre clausule, ut in parte.