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      Et fanti venuti per custodia più presto cha per far altro.
     
      Di Cremona. Avisi zercha li fanti etc., ut in litteris.
     
      Di Lonà, di sier Trojam Bolani, provedador. Alcuni avisi zercha questi fanti; et provision fate, ut in litteris.
     
      Dil signor turcho fo leto la letera. Qual avisava che 'l bassà havia roto dil Sophì 800 morti, et che 'l si avia retrato; perhò mandava avisar la Signoria, come so amiga. La copia sarà di soto.
     
      Et fo disputato certa materia secretissima etc.
     
      [1507 12 16]A dì 16. Fo etiam pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Di Cypro, di rectori. Come haveano avisi, Sophì prosperava.
     
      Di Gusolengo, dil provedador zeneral Emo. Come, a dì 14, li fanti alemani doveano passar per lì, e ritornar, per la via dove erano venuti, disarmati etc. E il nostro campo sarà in hordine.
     
      Fu posto, per li consieri, certa taia di uno insulto fato a Padoa a uno fiol dil quondam sier Cabriel Morexini, qual vol pagar la taja dil suo, ut in parte. Presa.
     
      Fu posto, per li savij ai ordeni, 2 galie al viazo dil trafego, a do viazi, senza darli don; non troverà patron.
     
      Fu posto, per li savij, dar certi danari di la decima a l'arsenal. Sier Antonio Trun, procurator, savio dil consejo, volea darli più numero; sier Lunardo Grimani, savio dil consejo, parlò, qual non voleva dar 0. Li rispose sier Andrea da Molin, savio ai ordeni, et, atento il bisogno di la caxa, fo preso la parte di savij.
     
      Fu posto, per li savij, risponder al signor turco una bona letera, alegrandossi di la vitoria etc., la copia di la qual scriverò di soto.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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