In questi zorni, per letere di sier Zorzi Emo, provedador zeneral, se intese che a Roverè, quando andoe a sopraveder col capitanio zeneral e altri condutieri, haveano fato molte provisione, e, inter caetera, mandato via tutte le donne e puti et persone inutele, sì che non li resta altri, salvo pochi citadini et li soldati. E in castello, dove è castelan sier Pelegrim Venier, ordinato vi entri più fanti, et intrò el contestabile Zanon da Colorgno. Et la moglie di sier Zuan Francesco Pixani, podestà, vene etiam lei a Verona. Et anche è da saper, che era opinion de alcuni, che fu lì et à visto il locho, che Roverè, zoè la terra, fosse ruinata e restasse solum il castello; la qual oppinion non piaque a la Signoria nostra.
     
      [1508 01 23]A dì 23. Fo gran consejo.
     
      [1508 01 24]A dì 24. La matina fo in colegio el signor Bortolo d'Alviano, condutier nostro, vien di Friul, qual à visto et cavalchato per tutti li passi confina con todeschi, stato a Butistagno, Feltre et altrove. Et referì assa' cosse con li capi di X.
     
      Da poi disnar fo consejo di X con zonta; poi restò simplice. Et la sera tardi vene domino Zuan Laschari, orator di Franza, con il collega, monsignor de Vegie, qualli volseno audientia in colegio dal principe, qual si reduse con alcuni savij et dil consejo di X. El qual orator monstrò letere di domino Alexandro Triulzi, orator regio, è a Verona; avisa esser zonto lì uno araldo, o ver nontio, di la cesarea majestà, a dimandar preparation di zente et cavalli, perchè il re vien a la incoronation; et che li rectori haveano tolto tempo a risponder.