Item, di l'Alviano a la Signoria. Avisa più cosse, va volenteroso, e non dubita di altro cha non li aspeterano; et hanno, sono 4000 e non più, sì che promete indubitata victoria. Ha 'uto la intelligentia con il Sovergnan, è da l'altra parte, sì che doman darano adosso. Item, è a uno passo chiamato ..., ch'è di là di Cividal, versso Cadore. Di Butistagno, si tien; e à mandato uno homo a parlar al castelan, e darli conforto; qual li à risposto si tegnirà, et non dubita. El qual castelan, zoè provedador, è sier Francesco Zane; il castelan è sier Zuan Michiel, vechio.
     
      [313] In questa sera zonse pre' Lucha di Renaldi, orator cesareo, fu posto a San Zorzi, et per li capi di X li fo messo do secretarij, zoè di canzelaria, a star con lui, acciò niun li parli.
     
      Item, in questa note fo conduti tre al consejo di X, mandati da Treviso, et fo posti in camera. Si dice sono di Seravale; et che il re havia intelligentia in Seravalle.
     
      Item, fonno retenuti alcuni tessevano panni, qualli haveano dipento uno San Marco con uno c... nel c..., e ditto alcune parole contra la Signoria nostra. Fo retenuti per il consejo di X, et torturati la matina.
     
      [1508 02 28]A dì 28 ditto. La matina, pre' Lucha sopradito vene a la Signoria, per la caxa dil principe; li fo mandato a levar li savij ai ordeni, et intrò in la camera di l'antiaudentia, poi dentro. Non stete molto; et poi presentato la letera di credenza dil re, et exposto quanto havia a dir, il principe li rispose gajardamente, dolendossi dil re etc., si partì et fo acompagnato da li savij ai ordeni et quelli dil consejo di X; e di soto scriverò più copioso.