Et veneno zoso zercha horre do di note.
     
      [1508 03 19]A dì 19. Fo gran consejo. Eleto vicedomino a Ferara sier Alvise Mocenigo, el cavalier, l'avogador; capitanio di le galie di Fiandra, sier Agustim da Mulla, fo capitanio di le galie di Barbaria; et dil consejo di X, la 4.a volta, rimase sier Bernardo Barbarigo, fo cao dil consejo di X, quondam serenissimo. Item, fo trato il palio di l'archo a Lio, justa la parte [364] presa. Et vene letere di Franza, di 13 et 14, de Burges.
     
      [1508 03 20]A dì 20. Da poi disnar fo consejo di X, con zonta di colegio. Et fu preso parte, de caetero (per abreviar el consejo in gran consejo, et che le vose non vadino zoso, et non si ballota tardi), che cussì come prima si andava a capello con uno capello con una bocha, si vadi con uno capello per banda, che si farà con do boche, come par per il modello, el qual lo fece sier Anzolo Sanudo, quondam sier Francesco, e lo mostroe a sier Alvise da Mulla, cao di X, suo compagno. El qual, insieme con sier Baptista Morexini et sier Marco Antonio Loredan, soi collega, messeno la parte; et fu presa. Et cussì si farà li capelli, et anderasse a questo modo novo. Dio voglia non siegua confusion, nel tochar a un tempo parenti. Vene ozi letere assa', il sumario scriverò di soto.
     
      [1508 03 21]A dì 21. Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Di Alla, di provedadori Emo et Griti, più letere, 17, 18, 19 et 20, venute questa sera. In le prime, come erano stati a Roverè e Brentonega, con li capetanij Triulzi e il nostro, visto a Brentonega Dionise di Naldo, ben in ordine con la sua compagnia: e ivi è 3000 fanti.