Pagina (643/1294)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Et cussì fo contenti ascoltarli, et mandò do ambasadori fuora; e insieme vene tutti i capetanij de la rocha. Et fezeno molte domande, che per mia fe' feze molto rider; tandem non se partino dal proveditor, che se deteno a descrition sua, et i soldati, salvi lhoro e le sue arme. E cussì al nome de Dio se è intrato in Trieste, per nome di la Signoria, a horra meza de notte etc. Et se ha messo, nel castello, missier Vicenzo da Riva, con domino Latantio da Bergamo, con la sua compagnia, in la terra, missier Marco Loredam, con alquanti soi, aciò la terra non sia robata. Vero è, che havendo promesso a le zente nostre darli Goritia a sacho, et da poi reservata; et a questa, non possendo far altro, per non la dar a sacho, se li ha fatto intender vogliano tra lhoro gitar una colta et dar uno bon beverazo a li soldati, che per mia fe' il meritano, per haversse portato tanto bene, che più non se potria desiderare. Credo, i zudei erano in Trieste, per haver fama de richi, ne pagerano una bona parte. Damatina el proveditor andarà a la terra et aseterà el tutto. Questa è stata una gloriosa impresa, perchè la terra è molto forte; et hanno fato una gran [446] guerra, e ben se pol dir haversse guadagnato questo honor con la spada in mano, perchè quello, che altre volte non se potè haver in mexi 18, con mazor exercito, horra se à otenuto in 4 dì, sì che di tutto se dia ringratiar el nostro signor Dio etc. Son molto stracho e scrivo in zenochioni.
     
     
      Letera dil dito al ditto, data in Trieste, a dì 7,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





Dio Trieste Signoria Vicenzo Riva Latantio Bergamo Marco Loredam Goritia Trieste Dio Trieste