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      Et che l'orator yspano disse scriveria in Spagna e si aspetasse; e Roan disse à l'orator nostro scrivesse a la Signoria e si concludesse cussì etc.
     
      Fono leto do reporti, di do venuti di [468] Elemagna sine nomine, abuto questa relation per via di fontego, in conformità quasi l'uno di l'altro; et questo è il sumario. Come il re di romani a dì 7 di questo havia fato una dieta a Olmo, volendo danari per l'impresa contra venitiani, che non li vol dar il passo di andar a la sua coronation; et che il capitanio de Olmo li fo contrario, dicendo la Signoria è amicha di l'imperio, e di le terre franche, et fa bona compagnia a' todeschi merchadanti, e lassa passar mercadantie; adeo il re, inteso questo, lo fece aferar e li fe' tajar la testa. Et che dito re a Nurimberg, et do altre terre, etiam fece questo medemo in dimandar danari, e ave repulsa; adeo à fato certo edito e proclama, contra i beni di dito capitanio suo ribello, et dil castelan fo di Cremons, che etiam li fe' tajar la testa, et a uno altro, ut in depositionibus, intisi era milanese. Adeo queste 4 terre franche è molto in disacordia con esso re, vedendossi esser despriciate a questo modo. Adeo il re, come disperato, sì per il mal grande di spilintia à 'uto, come per questa negativa, era partito. Et havia fato retenir il fiol fo dil conte palatin, et suo fradello segondo, inteso questo, veniva con zente contra, adeo per li electori era stà dito conte posto in certo castello. Et altre nove, ut in litteris.
     
      Di Corphù, di ultimo.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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