[1508 05 15]A dì 16. La matina fo in colegio l'orator di Franza et Milam, al qual li fo dito la deliberation di eri. Disse aver scrito a Milan, et credeva il gran maistro aria spazà in Franza, in 3 dì sarà qui la risposta. Etiam vene l'orator yspano et li fo dito, ut supra.
     
      Vene uno episcopo di Scocia, vestito di zambeloto paonazo, acompagnato da sier Lorenzo Orio, dotor, sier Marco Gradenigo, dotor, sier Jacomo Moro, sier Mafio Michiel, cataveri, el qual è alozato in Canarejo in cha' Frizier, venuto per andar in Jerusalem, con ... persone; à de intrada ducati 2000. Et intrato in colegio, sentò a presso il principe, [473] presentò letere di credenza et recomandatorie a la Signoria dil suo re, et dil re di Franza; et fece una oratione latina, in laude di questo stato e dil principe, e di la benivolentia dil suo re con la Signoria. Poi disse si consejeria di andar, o con la galia dil Zaffo o con la nave etc. Il principe li usò grate parole, justa il solito.
     
      Vene sier Zacaria Contarini, el cavalier, dicendo esser in hordine a partirssi questa sera, volendo la Signoria el vadi. Fo laudato etc.
     
      Di campo, soto la Piera, di provedadori, date a dì 14. Di esser passato tute le zente nostre di là e le artilarie; et si acamperano.
     
      Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
     
      Di Goricia, di sier Zorzi Corner, el cavalier, di 14. Come per più letere si ha solicitato mandino danari per li fanti, qualli non si voleno mover senza le page. Si justificha l'esser venuto lì con le zente, et è stà ben fatto, per la addunation si fa in Lubiana; et suspese l'andar a Pexim et Fiume, fin si veda quello sarà. Et havendo auto letere di sier Lodovico Contarini, provedador a Vipao, li avisa di tal nove, e saria bon mandarli qualche zente, volendo mandar, non trovò altri cha Zuan Francesco d'Ascole, che volesse vegnir con la sua compagnia.