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      Come a d́ 29, a horre do di note, comenẓ ĺ, e per l'isola, uno grandissimo terramoto, duṛ ..., adeo ruinà assaissime caxe et chiesie. Ś che à fato grandissimo dano, morti assa' zentilomeni et altri; e fin quel'horra erano stà trovà soto le ruine corpi 400. Era morto Enea Carpenio, canzelier grando di Candia; et che li palazi di rectori erano conquasati; e conclusive à fato grandissimo danno. Tamen le mure di la terra non havia auto danno; ruinà assa' chiesie e monasterij, tra i qual San Francesco. Et che tutti stavano a la campagna; perḥ pregano la Signoria voglij provederli di custodia, perchè è fama Camalĺ sia per ussir, acị, intendendo questa ruina, non fazi pensier di ĺ. Item, per la ixola à fato gran danno, e a Setia ruinà il palazo, o ver castello dil retor, e altre caxe; ś che è stà terribilissimo.
     
      Di Setia, di sier Zuan Maria Mudazo, retor, di ... zugno. Avisa di questo terremoto, e di danni fati e ruina dil castello, et si provedi a refarlo; et non ha abitation, et pocho à manchato lui non sia morto, con altre particularità, ut in litteris.
     
      Fu posto, per il serenissimo e tutto il colegio, per la venuta dil signor Bortolo d'Alviano, [569] governator zeneral nostro, per honorarlo, il serenissimo li vadi contra col bucintoro, e siano fati li paraschelmi et dato 20 barche. Et sier Antonio Trun, savio dil consejo, procurator, messe, atento che 'l ponte di Rialto si reparava per l'oficio dil sal, et non esser seguro passar col bucintoro, de scriver al signor Bortolo resti a venir a l'altra domenega.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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