Sopra tutto vi mando un mio zudio, che si chiama Maimon, qual è persona fidel et zerta; a lui dareti integra fe' et credito, che tutto quel che per mio nome el traterà, Jo autenticharò. El presente de li cavali è pocho, perchè non ho trovado navilio, con li qual possa venir quel che Jo voria; ma son presto per servir in ogni bon servizio. Et sora tutto, signor, vi prego, che mi rezeviati per vostro vasalo, et in vostra proteziom et nel vostro amor, qual è molto utele a tutti quelli che a vui si ricomandano. Dice la ferma (sic): questa è zerta.
     
     
      Copia di una lettera dil ditto re de Trimisen
      al cardinal de Spagna.
     
      Laudato Dio, uno, potente, e salvazion sia sora el nostro signor Machometho, del segno de Dio Jajaum, fiol del re Muleci et Agamarazan, che è perdonado e salvo.
      A vuj, el signor de Toleto, e plui valoroso, religioso de' christiani de la vostra terra, me oferisco per vostro amigo, et per quel che comandareti. Al signor re scrivo, perchè tutto quello che li mando a dir, sarà molto contratazion et fermeza. Jo ò sana voluntade per mantegnir la mia parola, e scrivo a vuj, aziò che per vostra mano se fazi el tutto de lì con el re, poi che è vostro cargo le cosse de qui. Questo mio zudio, che si chiama Maimon, è homo fidel; dateli en tutto credito, che lui parlerà per mio nome chiaramente con vuj. Que è zerta, dize la forma (sic).
     
      [1508 07 15]A dì 15. La matina il signor Bortolo, con li [584] piati, vene a la Signoria, acompagnato da molti patricij, tra i qual Jo Marin Sanuto. Et ivi il principe, stando esso signor Bortolo in zenochioni, lo investì di la rocha e terra e teritorio di Pordenon in feudo, e li messe l'anello in dedo e li dete la spada in man.