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      Poi parlò sier Alvise Mozenigo, el cavalier, savio a terra ferma, per la parte; demum sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, messe certa sua opinion. Or andò le parte: dil Prioli 6, dil Duodo, de l'indusia, 44, et il resto di la parte. E fu preso far do camere.
     
      Fu posto, per li savij, atento le relatione di li vice colaterali, che è meglio far le monstre deputate sopra li teritorij, et andar li capetanij e vice colaterali a trovar le zente d'arme di loco in loco, acciò sia mancho spesa di teritorij, ut in parte. Et lete le ditte relatione, fu posto, che cussì sia fato, che prima per colegio era stà deputà farle a Zazil, Lonigo, Chiari et Castel Lion; e fu presa. La qual mostra fo ordinà per colegio dar principio a dì ... avosto.
     
      Fu posto, per li savij, che uno Citolo da Perosa, conduto per contestabile, à provision, lui crete ducati 300 a l'anno, e fo con ducati 250, che sia posto a ducati 300. Sier Hironimo Capello, savio a terra ferma, contradise; sier Antonio Trun li rispose. E fu presa.
     
      Fu posto, per li savij, che Zuan Francesco d'Ascole et Gnagni de Pincone dal Borgo, qualli fonno conduti con 300 provisionati per uno, che li sian dato ducati 300 di provision a l'anno; et che a Gnagni sian dati provisionati 100 e mandato a Fiume. Sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, contradise, dicendo non era da tuor l'Ascole, per esser homo dil papa, e suo padre im prexom per il papa etc. Li rispose sier Alvise Mocenigo, el cavalier. Et andò la parte; et fu presa. Sono valenti homeni.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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