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      Scrive longo, ut in litteris.
     
      Di Hongaria, di Vicenzo Guidoto, secretario, più letere, date a Buda. Come il vayvoda transalpino, qual con favor dil turco si à fato, tien turchi a la soa guardia; et il re, dubitando che quella parte non vadi soto il turco, che saria la ruina di Hongaria, à terminà far zente et veder di placar quella parte e redurla come prima, et perhò fa certa dieta per questo effeto il dì di San Lorenzo. Item, hanno inteso la tregua fata col re di romani, tamen non l'àno inteso per letere di la Signoria, e li par di novo al re et quelli signori. Scrive coloquij abuti etc.
     
      Di Trieste, di sier Francesco Capelo, el cavalier, provedador. Come in Lubiana è il ducha di Brexvich con zente, non perhò da conto, perchè non passa 100 cavalli. Si dice è a piacer, per esser comissario di la Carintia e Tyrol e una altra provintia dil re di romani; e come à inteso, voleno mantenir la trieva, tutavia nostri non vi pol andarvi. Item, esso provedador à mandato assa' triestini in questa terra per dubito. Et fato comandamento, che tutti presentasse le arme, par che uno scondesse alcune arme in uno pozo, e trovate, li à fato tajar la mam; sì che si fa temer. Scrive altre occorentie, ut in litteris. Ivi è il signor Piero dal Monte, con provisionati numero ...
     
      Di Goricia, di sier Piero Venier, provedador. Dil zonzer li dil signor Bortolo d'Alviano per sopraveder quelle cosse, va a Trieste et vol passar a Fiume. Scrive di le fabriche etc.
     
      [614] Di Udene, di sier Andrea Loredan, luogotenente.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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