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      [1509 02 24]A dì 24, fo San Matio. Da poi disnar fo colegio di savij. Et vene letere di Roma, di 20, et di Milam, di 21, il sumario scriverò poi di soto, zoè dil zonzer dil gran maistro a dì 20 a Milan, stravestito, et va a feste etc.
     
      [1509 02 25]A dì 25, domenega. Fo divulgato una nova per la terra, che eri l'orator yspano era partito; la qual non fu vero. Ben l'andò a Chioza, a la Madona miraculosa dil zocho, per voto; et, visto le barche a la riva, fo sospetato si partisse etc.
     
      Da poi disnar fo gran consejo. Fato podestà a Verona, sier Alvise Emo; et comenzà a far li sopracomiti X, juxta la parte.
     
      Fu posto parte, per i consieri, licet il principe [762] fosse a consejo, tamen non fo nominato im parte, nè li capi di 40, atento che il signor Nicola Orssini, conte di Pitiano, capetanio zeneral di le zente da terra nostro, in questi zorni ch'è stato qui habi richiesto di esser azonto a la dignità dil gran consejo, lui e fioli e discendenti di legiptimo matrimonio, e atento li meriti soi versso questo stato, che 'l sia creato etc., ut in parte, con assa' naration. Ave 2 non sinceri, 147 di no, 1321 di la parte; et fu presa.
     
      Di Cremona, di 23, vidi letere. Come monsignor Rocha Bertin, governador di Piasenza, à dito a uno, che ad ogni modo questo anno sarà guera tra il re de Franza e la Signoria nostra; e à fato far descritione di zente, et altre particularità. Item, aver letere di Milan, di 21, dil zonzer a dì 20 il gran maistro, venuto di Franza incognito, e stravestito introe, et cussì star a piacer fino a dì 25, ch'è il suo carlevar, et va a feste etc.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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