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      Ma molte volte nascono occasioni sufficienti per produrre notabili effetti, e svaniscono per mancamento d'uomini che se ne sappiano valere. E quello che piú importa, è necessario che per effettuare alcuna cosa venga il tempo nel quale piaccia a Dio di corregger i mancamenti umani. Queste cose tutte s'incontrarono nel tempo di Leone, del quale parliamo.
      Imperoché avendo egli del 1517 publicata la universale concessione delle indulgenze, distribuí una parte delle rendite prima che fossero raccolte né ben seminate, donando a diversi le revenute di diverse provincie e riserbando anco alcune per la sua camera. In particolare donò il tratto delle indulgenze della Sassonia e di quel braccio di Germania che di là camina sino al mare a Maddalena sua sorella, moglie di Franceschetto Cibo, figlio naturale di papa Innocenzio VIII. Per ragione del qual matrimonio Leone era stato creato cardinale in età di 14 anni, che fu il principio delle grandezze ecclesiastiche nella casa de Medici. Et usò Leone quella liberalità non tanto per affetto fraterno, quanto per ricompensa delle spese fatte dalla casa Cibo in quel tempo che stette retirato in Genova, non potendo dimorar in Roma mentre Alessandro VI era congionto con li fiorentini nemici di casa Medici, che l'avevano scacciata di Fiorenza. Ma la sorella, acciò il dono del pontefice gli rendesse buon frutto, diede la cura di mandar a predicare l'indulgenze e dell'essazzione del danaro al vescovo Aremboldo, il quale nell'assonzione della dignità e carico episcopale non si era spogliato di alcuna delle qualità di perfetto mercatante genovese.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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