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      Udite doppo questo altre legazioni, l'elettor di Sassonia, con gli altri prencipi e città protestanti congionte seco, presentò all'imperatore la confessione della loro fede scritta in latino e tedesco, facendo instanzia che fosse letta, né volendo l'imperatore che si leggesse in quel publico, fu rimesso questo al giorno seguente, quando il legato, per non ricever qualche pregiudicio, non volle intervenire, ma congregati i prencipi inanzi all'imperatore in una sala capace di circa 200 persone, fu ad alta voce letta, e le città che seguivano la dottrina di Zuinglio separatamente presentarono la confessione della loro fede, non differente dalla sudetta, se non nell'articolo dell'eucaristia.
      La confessione de' prencipi, che poi da questo comizio dove fu letta si chiamò augustana, conteneva due patti: nella prima erano esposti gli articoli della loro fede in numero 21 dell'unità divina, del peccato originale, dell'incarnazione, della giustificazione, del ministerio evangelico, della Chiesa, del ministerio de' sacramenti, del battesimo, dell'eucaristia, della confessione, della penitenzia, dell'uso de' sacramenti, dell'ordine ecclesiastico, de' riti della Chiesa, della republica civile, del giudicio finale, del libero arbitrio, della causa del peccato, della fede e buone opere, del culto de' santi. Nella seconda erano esplicati i dogmi differenti della Chiesa romana e gli abusi che i confessionisti reprobavano; e questi erano esplicati in articoli 7, assai longamente distesi: della santa communione, del matrimonio de' preti, della messa, della confessione, della distinzione de' cibi, de' voti monacali e della giurisdizzione ecclesiastica.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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