Pagina (167/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Volevano i catolici che fosse ricercato il pontefice di mandar esso ancora persona a quel colloquio; ma i protestanti riputarono questo esser cosa contraria alla loro protestazione, perilché non fu esseguito. Andata a Roma nuova di questa convenzione, il pontefice offeso, cosí perché si dovesse far in Germania trattazione della religione, come perché fosse con gran pregiudicio alla riputazione del concilio intimato da lui, se bene puoco si curava che fosse celebrato, e piú particolarmente perché si avesse trattato di admetterci uno mandato dal pontefice e fosse poi totalmente esclusa la sua autorità, spedí subito il vescovo di Montepulciano in Spagna, principalmente acciò facesse opera che Cesare non confermasse, anzi annichilasse i decreti di quella dieta.
      Ebbe il noncio grande e longa instruzzione, prima di dolersi gravemente de' portamenti del commissario suo, che era Giovanni Vessalio arcivescovo di London, il qual, smenticatosi del giuramento prestato a quella Sede e d'infiniti beneficii ricevuti dal pontefice, e dell'instruzzione datagli dall'imperatore, avesse consentito alle domande de' luterani con pregiudicio della Sede apostolica e disonore di Sua Maestà Cesarea; che il London era stato corrotto con doni e promissioni, avendogli la città d'Augusta donato 250 mila fiorini d'oro et il re di Dania promesso 4 mila fiorini all'anno sopra i frutti del suo arcivescovato di London occupatogli. Che pensava di pigliar moglie e lasciare le cose di Chiesa, non avendo mai voluto ricevere gli ordini sacri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Roma Germania Montepulciano Spagna Cesare Giovanni Vessalio London Sede Sede Sua Maestà Cesarea London Augusta Dania London Chiesa